Diario del capitano (data stellare 013 era del risveglio)

Pochi petali di rosa seppur sfiorita, belli.
Su Aldebaran le rose erano stupende, come girasoli chinavano la testa verso chi amava. E l'amore era amicizia, complicità, gioia, danza, gioco e serenità.
Conservo questi petali di rosa essiccati, dentro il cassetto di questa consolle. Temo a prenderli in mano, temo che si possano sgretolare. Son passati tanti anni e mi ricordo il giorno in cui le regalai un mazzo di rose blu. Il suo sorriso, i suoi occhi, li ricordo ancora. Dapprima affondò il viso sui petali per odorare ogni singola rosa, poi ne estrasse una dal centro e me la porse. “Amore, tienila con te così ti ricorderai sempre di me durante il viaggio, poi quando tornerai la metteremo con le altre, tanto starai via pochi giorni. Prenditi cura di lei, come se fossi io”
Annuii e presi la rosa senza spine. Quel giorno non potevo immaginare che non sarei più tornato

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