Diario del capitano, data interstellare 00.1 Proxima B (I Love You)
È che Ti Amo
non c'è altro significato possibile
in ogni istante che non ci sei,
eppure questo è strano,
è come un ricordo inutile,
una vibrazione di desiderio,
rimpianto,
nostalgia infinita
e nel frattempo
tra qui e l'eternità
Ti Amo.
No, non sono innamorato di te
non è questa cosa banale,
sessuale...
è solo che Ti Amo,
un pezzo del tuo cuore
si è incastonato nel mio
e quando batte senza di te
fa male...
.
È semplice e complicato...
è tutto e niente
è l'universo e il nulla...
non c'è altro significato possibile
in ogni istante che non ci sei,
eppure questo è strano,
è come un ricordo inutile,
una vibrazione di desiderio,
rimpianto,
nostalgia infinita
e nel frattempo
tra qui e l'eternità
Ti Amo.
No, non sono innamorato di te
non è questa cosa banale,
sessuale...
è solo che Ti Amo,
un pezzo del tuo cuore
si è incastonato nel mio
e quando batte senza di te
fa male...
.
È semplice e complicato...
è tutto e niente
è l'universo e il nulla...
“Sory, scusa, ma perché poco fa mi hai detto che non puoi leggermi la mente? Non ricordi quando comunicavamo in modo telepatico sulla Terra?, cos'è cambiato?”
“Golan, quando sono tornata da te su Canta Canta, ho dovuto abbassare le mie vibrazioni per adeguarle alle tue, siamo ritornati nel mondo fisico della dimensione materiale, siamo come i normali Terrestri ora.”
“Oh Sory, in effetti avevo notato che il calore del tuo corpo è aumentato, ma non pensavo...”
Lei mi guardò con un misto di compassione e ammirazione, con quello sguardo innocente e i suoi grandi occhi marroni sembravano brillare. Il suo sorriso era a volte un po triste e si arricciava col dito una ciocca dei suoi lunghi capelli castani quando era insicura.
Eravamo partiti dal pianeta così come eravamo vestiti, senza cambiarci. Lei indossava l'abito bianco a fiori, trasparente e nessuna biancheria intima sotto.
Io vestivo con bermuda di jeans, una maglia arancione e scarpe dude senza calzini. Non era certo un abbigliamento adeguato per viaggiare su una nave spaziale, ma la Valentine grazie alla campana di antimateria, riusciva a creare tutta l'energia e l'ambiente era caldo, era come stare a casa in estate.
“Golan, ci stiamo avvicinando a Proxima Centauri B, conosci il pianeta?”
“Se non sbaglio è quello grande come la Terra, ma inospitale perché Proxyma Centauri lo inonda di radiazioni ed è in orbita semi sincrona, quindi un lato del pianeta viene irradiato mentre l'altro resta al buio e al freddo, noi ci dirigeremo proprio nel lato buio dove c' un nostro spazioporto sotterraneao... sai, a noi lucertole ci piace stare sotto terra” e ridendo mi prese le mani per ballare ancora un po', poi le appoggiò sul suo seno chiedendomi di stringerlo un po... Potete immaginare cosa avvenne in seguito...
Il computer ci riportò alla realtà col suo allarme di prossimità... “La voce femminile della AI ci informava che eravamo usciti dalla curvatura ed ora stavamo procedendo lentamente verso il pianeta. Proxyma B era affascinante, coperto da una turbolenta atmosfera sembrava un'arancia visibile solo per metà... E che dire di Proxyma Centauri, una stella così rossa e piccola non l'avevo ancora mai vista.
“Vestiamoci Sory, il tuo muscolo marito ci starà aspettando”
Lei arricciandosi una ciocca di capelli rispose, “No, non è qui e forse non c'è nessuno della sua squadra, è su Vega ricordi?”
“Allora ti continuerò a baciare fino all'attracco” le dissi
“Ed io non opporrò alcuna resistenza,” Rispose porgendomi le labbra.
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