Diario del capitano, data interstellare 00.0 l'era di cristallo (evoluzioni e distrazioni)
solo questo precipitare
e la paura del buio
Quando chiusi gli occhi
e li riaprii su un mondo blu
pensai che fosse casa mia...
Nell'universo nulla è perfetto e tutto lo è. La vita è stata creata dal caos, da organismi unicellulari si è evoluta fino a noi.
e il sole che si rifletteva su scafi neri
e poi lei
ovunque ne sento l'eco
perdersi lontano da me...
Ho visitato mille occhi
e in alcuni mi sono fermato
in altri perso
Spesso le persone tendono a cercare la perfezione in ciò che fanno, e prima di fare qualcosa ci riflettono molto. Molte persone si perdono in quella perfezione tanto che fanno poche cose e ripetitive perché già sperimentate, ma così facendo si perdono l'aspetto migliore della vita che è l'evoluzione.
Ma che scopo ha cercarci
se non hai abbracci da offrire?
Nel fuoco di una candela
ho visto brillare una stella
eravamo in cerchio
per vedere il viola sotto la fiamma
ma dentro la fiamma c'eri tu.
Si può tendere sempre ad una perfezione ma mai vi si potrà arrivare, perché lo scopo stesso dell'esistenza dell'universo è l'evoluzione e noi non esimiamo da questo compito. Quindi sbagliamo tranquillamente, è dagli sbagli che impariamo e progrediamo. Se ci impediamo di sbagliare perdiamo le infinite potenzialità che abbiamo di divenire migliori...
il pomeriggio della vita
e a volte cammino a ritroso
per vedere il mattino
dove tu ancora sei...
Lasciami andare
o rincorrimi
io sto scivolando
e non posso aspettarti
o
raggiungerti.
Eravamo sulla Valentine tutti e tre, cioè io e Soraya avevamo portato con noi il surrogato della Bionda di Alfa, ma lei era disconnessa. Viaggiando sulla bolla di curvatura non si potevano usare le connessioni quantiche del surrogato perché l'iperspazio è un luogo in nessun luogo ed un tempo in nessun tempo. Quando si viaggia si è come una bolla che scivola nel tessuto stesso dell'universo ma non ne fa parte.
Non le avevo detto che mi era tornata in mente Stella... possedere tutte le memorie era difficile soprattutto ora che sapevo che ella esisteva per davvero ed era la mia fiamma gemella evoluta in altre dimensioni.
“Golan!” mi chiamò Soraya, “Golan sei svagato, e immagino perché”.
“No è che... si Sory, non voglio mentire poi altrimenti fai quel trucchetto di leggermi la mente.”
“Con il corpo umano che ho ora non posso leggerti la mente, ma non occorre arrivare a tanto, stai pensando a Stella”.
“Si, sono ricordi fugaci che mi tornano in mente, ma lei non c'è, è in quinta dimensione impelagata con la federazione, tu invece sei qui e ti chiedo scusa.”
“No, non scusarti mio amore, quello che avete condiviso te e lei nelle ere è così ineguagliabile e sarà sempre una fiamma accesa dentro di te ed io lo accetto, non ne potrei essere gelosa perché tu non saresti così senza quei vissuti ed Io non sarei attratta da te”.
“Grazie Sory, certo che sei cambiata tantissimo dai tempi di Alfa Centauri” e l'abbracciai.
In effetti eravamo in viaggio per Alfa Centauri dove avremmo attraccato alla stazione di rifornimento rettiliana per fare il pieno di Antimateria, Quando si viaggia tra le stelle è sempre meglio avere il serbatoio il più possibile pieno, perché poi andare alla deriva tra le stelle diventa complicato.
Presi il viso di Sory delicatamente e la baciai, restammo un po di tempo a guardarci negli occhi e sorridendo prendemmo a ballare lentamente... ero felice finalmente.
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