Diario del capitano data di Aldebaran 40002018forever- La fine e L'inizio (CantaCanta)
La nave della federazione si allontanò lentamente da noi mentre io e Sory iniziammo ad armeggiare con i comandi...
Nello spazio il tempo è strano, ciò che dura un momento potrebbe essere quasi eterno e ciò che invece occupa tempi lunghissimi si può riassumere in poche righe di un racconto, ma ancora ignoravo la delusione che mi stava aspettando. Una delusione che ebbe il suono iniziale dell'ormai consueto allarme di prossimità.
Bip, bip bip... una nave da guerra rettiliana si era materializzata davanti a noi mentre ormai la nave della federazione aveva effettuato il salto iperluce.
“Cazzo Sory, ci risiamo? Sono i tuoi amici? Ora che vogliono? Non ricomincerete tutto d'accapo? Non siamo amici?”
Lei improvvisamente si fermò, smise di armeggiare con i comandi e mi guardò con occhi tristi, seppure sembrava impossibile perché sapevo la difficoltà dei rettiliani ad esprimere i sentimenti.
“Golan, Io credo che sia ora di separarci, ho rimediato come ho potuto a quello che ti feci diecimila anni fa. Ho anche imparato moltissimo da questo viaggio, da te e da Stella, ma il mio debito credo sia saldato ed è ora che me ne vada.”
“Te ne vai? Ma dove? Perché?”
“Il mio fidanzato è venuto a prendermi, te lo presento se vuoi...”
In un istante solo mi crollò il mondo addosso, la mia mente si rifiutava di elaborare ciò che avevo appena sentito e nello stordimento del momento mi sembrò di vedere materializzarsi un uomo nella cabina, un uomo giovane e bello che mi guardava sorridendo.
“Golan, lui è Nirwam della colonia di Vega, siamo fidanzati da circa 300 anni ed ha assunto sembianze umane per stare con me. Fino ad ora non era riuscito a sopportare un corpo umano, ma dopo alcuni tentativi, finalmente siamo di nuovo insieme.”
“Ah!... ok, piacere Nirwam, complimenti per il corpo umano niente male, dovrei farmi fare un corpo nuovo anche io, questo l'ho danneggiato col tempo.”
Entrambi si misero a ridere, sembrava simpatico il lucertolone.
“Golan, non essere triste, cerca di capirmi, apparteniamo a due mondi differenti, anche se noi siamo la dimostrazione che le razze non esistono nell'universo, io ho usanze che non comprenderesti, e poi la nostra amicizia non finirà qui, vero? Ci rincontreremo magari a qualche festa sulla Terra.”
Io annuii poco convinto mentre i due amanti sparirono nel teletrasporto.
La nave rettiliana se ne andò lasciandomi da solo ai margini del sistema Vega.
Guardai la consolle e cercai di capire se Soraya avesse lasciato qualcosa scritto, ma nulla.
“AAAAAHHHH” Gridai... “Ma che bella giornata di merda!, in un solo giorno ho perso Stella e Soraya ed ora? Ed ora che ci faccio di questa vita?”
“Computer, dimmi che si fa in questi casi?”
Il computer da buona macchina mi chiese di riformulare la domanda.
“Computer, dimmi come uscire da una situazione di malinconia”
Questa volta il computer mi diede una risposta sensata, forse l'unica risposta sensata possibile.
“Capitano, dovrebbe cercare una festa perché l'allegria è l'opposto della malinconia.”
“Ok, e dimmi, esiste un pianeta adatto a divertirsi?”
Dopo qualche minuto mi apparve nel monitor una lista di pianeti usati dagli abitanti evoluti della galassia per divertirsi. Il più vicino stava proprio nel sistema Aldebaran. Il computer mi spiegò che si trattava di una luna orbitante su un gigante gassoso che grazie al sole morente era diventato abitabile. In questo pianeta erano state costruite discoteche enormi e grazie alla gravità minore di quella terrestre, ballare era meno faticoso. Il suo nome era CantaCanta.
“Ok Computer, fanculo l'amore universale, dirigiamoci su CantaCanta”
“Capitano, ti ricordo che il carburante caricato è appena sufficiente ad arrivare, poi non possiamo tornare indietro.”
“Grazie compy, ma forse non vorrò tornare indietro più... chi lo sa, in fondo ho sprecato mila e mila anni per ricercare un amore che si è rivelato una bolla di sapone, nessuno mi aspetta sulla Terra, nessuno su Vega e nessuno su Aldebaran, in questo momento sono un perfetto fantasma senza legami.”
Il computer era solo una macchina ma comprese quello che era sufficiente per impostare la rotta...
Cantate cantate, amici miei
lasciate la tristezza lontana
cantate a squarcia gola,
cantante ad alta voce
che la vita migliorerà
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